Quando mi chiedono perché faccio l'attore, penso a un video di quando avevo due anni. In questo video, i miei cugini stanno ballando e festeggiando teatralmente di fronte al resto della famiglia e, all'improvviso, un bambino minuscolo seduto in prima fila —io— si avvicina a loro e si unisce alla performance. Il volto felice di quel bambino mi ricorda perché oggigiorno faccio quello che faccio.
Da allora, il teatro ha sempre fatto parte della mia vita, in un modo o nell'altro. Ho iniziato a recitare al Cercle de Gràcia —il mio teatro di quartiere— e nel 2016 sono entrato a far parte della compagnia Nòmades, Teatre Crític de Gràcia, il cui obiettivo principale è la creazione collettiva di opere teatrali che abbiano una componente di critica sociale. Nel 2020 ho iniziato gli studi di Arte Drammatica presso La Bobina, dove ho avuto l'opportunità di approfondire nel mio strumento attorale e, allo stesso tempo, perfezionarlo. Inoltre, nel corso di questi anni, ho complementato la mia formazione con corsi di improvvisazione (Jamming), acting per cinema e TV (Estudi Karloff), canto (Eòlia) e danza (Àrea), e con maestri come Lali Álvarez, Fernando Piernas, Omar Galván, Alberto Díaz o Marc Ribera.
Questo percorso mi ha permesso di prendere parte in diversi progetti professionali, come gli spettacoli "Amor, mort, fiord" (regia: Rosa Molina, La Badabadoc), "Riccardo III" (reg.: Carla Torres, compagnia Parking Shakespeare) e "Esto no es lo que parece" (reg.: Robert Chacón, Sala Ón). Inoltre, ho partecipato a diversi processi creativi che hanno dato diversi risultati, come lo spettacolo di improvvisazione long-form "Connexions. Un viatge en el temps improvisat" (Casa dels Contes) e "Sicarios" una opera di teatro breve presentata a Microteatre Barcelona nel 2022. Come drammaturgo, ho messo in scena il monologo "Fill de puta" al Festival Píndoles 2022, che è stato doppiamente premiato al Festival Mutis 2024 come miglior testo breve e come miglior interpretazione drammatica.
Nel campo cinematografico e televisivo, ho partecipato in diversi cortometraggi, come "La leyenda del dragón" (Álvaro Bonachera) o "Lladre emocional" (Anna M. Mas), e ho lavorato in fictions televisive come "Com si fos ahir" (TV3) o "Cryptogirl666" (Digital Films).
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